Nella cultura italiana del secondo Novecento, Giovanni Klaus Koenig (1924-1989) si è distinto come originale figura di storico, teorico e critico di architettura e design, semiologo, appassionato docente, cultore e tecnico del cinema, progettista di edifici e mezzi di locomozione. Ironico e amabilmente polemico, Koenig ha navigato i diversi saperi connessi al progetto in tutte le sue scale, intrecciandone continuamente metodologie ed esiti, e sperimentando innovativi orientamenti d’indagine critica: valgano per tutti i pionieristici studi sull’analisi linguistica dell’architettura. Il suo rivoluzionario insegnamento è stato cruciale per la formazione dei gruppi dell’architettura radicale come Superstudio